Per millenni, le stelle sono state la bussola degli esploratori, dai marinai fenici agli avventurosi navigatori dell’epoca delle grandi scoperte, che si sono affidati a costellazioni come l’Orsa Maggiore, la Croce del Sud e la Stella Polare per tracciare le rotte attraverso gli oceani. La conoscenza delle stelle non era solo una questione tecnica, ma un patrimonio culturale, un legame tra uomo e cosmo che guidava interi popoli verso nuovi orizzonti.
Oggi, le luci artificiali offuscano il panorama stellato, rendendoci ciechi rispetto a quel linguaggio antico che per secoli ha orientato il cammino dell’umanità. Riscoprire le antiche tecniche di navigazione astronomica significa non solo rivivere le avventure dei grandi esploratori, ma anche recuperare un contatto autentico con il cielo notturno, riconoscendo il valore di un cielo veramente buio e incontaminato.